Skip to content
Negli ultimi anni l’Estetica, intesa come ricerca del bello, è entrata prepotentemente nel mondo medico e quindi anche in quello Odontoiatrico. Il clinico non può più esclusivamente ricercare la salute del proprio paziente, ma contemporaneamente deve soddisfare la legittima esigenza di un miglioramento della sua immagine. È la nostra cultura ad aver promosso questo approccio: una cultura basata in modo preponderante sull’uso e la diffusione di immagini che spesso si sostituiscono ad altri mezzi di comunicazione. Ai nostri giorni possiamo produrre immagini nei modi più diversi (macchine fotografiche digitali, telefonini, iPad, ecc…) catalogarle, confrontarle ed anche modificarle.
Si calcola che negli ultimi pochi anni il genere umano abbia prodotto più immagini che in tutta la sua plurimillenaria storia. L’apparenza è divenuta una parte importante della realtà stessa tanto da non poter facilmente prescinderne nella vita di tutti i giorni. Di pari passo è cresciuta l’importanza di tutto ciò che migliora la nostra immagine fisica personale che, in un mondo siffatto, è il nostro principale biglietto da visita.
D’altra parte già nell’epoca classica, bello e buono coincidevano ed anche oggi, seppur modificato dallo sviluppo culturale successivo, questo assioma mantiene una certa validità. Per altro è incontrovertibile, per quanto riguarda la realtà clinica che ci riguarda, che una condizione di salute e di integrità dei componenti della bocca si associa ad una piacevolezza estetica in quasi la totalità dei casi. In Odontoiatria possiamo riconoscere una microestetica, riferita ai singoli componenti della bocca (denti, gengive, ecc…); una macroestetica, che considera tutte queste singole porzioni nel loro insieme e quindi è riferita al sorriso nel suo complesso. Esiste un livello successivo della valutazione estetica applicata in Odontoiatria: l’estetica facciale. Sicuramente la Chirurgia maxillo-facciale, quando si sposa con l’Ortodonzia è la branca che più si confronta con le tematiche dell’estetica facciale, ma anche l’Odontoiatria, modificando i parametri della dimensione verticale (cioè della distanza fra mento e setto nasale), della protrusione dentale, ecc. ecc. può influenzare l’estetica del viso nel suo complesso. In alcuni casi, solo l’intervento odontoiatrico è realmente indispensabile per il risultato estetico facciale voluto.
Rifacimento di otturazione in amalgama
Cominciamo oggi con un intervento inerente alla microestetica, quella cioè riferita ad un singolo componente dell’estetica orale: un dente. In questo video viene mostrato il rifacimento di un’otturazione in amalgama con un prodotto composito dalle caratteristiche estetiche incomparabilmente superiori. L’amalgama è stato uno dei materiali più utilizzati e studiati nella storia dell’Odontoiatria e della Medicina più in generale perché ampiamente utilizzato per la cura della carie che ancor oggi è la patologia umana più diffusa. Nonostante le molte polemiche sulla sua tossicità sorte negli ultimi anni, l’amalgama resta uno dei prodotti più studiati ed affidabili utilizzati in Odontoiatria. Oggi è semplicemente inutilizzabile perché nessun paziente accetterebbe un’otturazione color “argento” quando esiste la possibilità di avere ricostruzioni in materiale bianco con sicurezza ed affidabilità praticamente coincidenti. I tempi sono cambiati ed i pazienti sono disposti anche ad un sacrificio economico maggiore pur di ottenere un qualcosa che mimi al massimo le caratteristiche naturali della bocca.
In questo settore i progressi sono continui e l’Odontoiatria si è attrezzata per fornire i migliori trattamenti ai propri pazienti, che non chiedono più semplicemente la guarigione delle patologie orali, ma anche un miglioramento di quel “benessere” complessivo che tanto importante è nel garantire una buona qualità della vita.
Maggiori informazioni? Contattate ora il Dott. Mario Lisa!